Sebbene la più recente giurisprudenza abbia chiarito in modo inequivocabile la responsabilità personale degli amministratori in presenza di assetti organizzativi inadeguati e di carenti sistemi di controllo – indispensabili per adottare decisioni consapevoli e rispettare gli obblighi del Codice della crisi d’impresa – soltanto una minima parte delle aziende italiane, circa il 3,5%, risulta aver effettivamente adeguato la propria struttura secondo quanto previsto dalla norma.

Il mancato adeguamento rappresenta oggi una delle principali cause di responsabilità degli organi di gestione e di controllo in caso di crisi irreversibile e successivo fallimento. Per questo motivo, rendere imprese e professionisti pienamente consapevoli dell’urgenza di tali adempimenti è diventato un obiettivo prioritario.

Questi dati sono stati resi noti ieri nel corso del convegno organizzato presso la sede dell’Associazione Concorsualisti Milano (Acm), l’organismo che riunisce magistrati delle sezioni imprese, curatori, commissari giudiziali, avvocati e professionisti degli Ordini milanesi attivi nelle procedure concorsuali. L’incontro ha sottolineato con forza la necessità per le imprese di dotarsi quanto prima di adeguati modelli organizzativi e di efficaci strumenti di monitoraggio, al fine di prevenire l’insorgere della crisi o gestirla tempestivamente.

Fonte Notizia: Il Sole 24 Ore Venerdì 28 Novembre 2025 – N.328