Resto al Sud 2.0: L’incentivo per gli under 35 che vogliono avviare un’attività nel Mezzogiorno
- 18 Ottobre 2025
- Posted by: Network Resolution
- Categoria: Bandi attivi
Cos’è
Resto al Sud 2.0 promuove la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, libero-professionali e di lavoro autonomo nei territori del Mezzogiorno:
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
La dotazione finanziaria è di 356,4 milioni di euro.
A chi si rivolge
L’incentivo è rivolto ai giovani tra i 18 anni compiuti e i 35 anni non ancora compiuti, che sono in una condizione di inattività, inoccupazione o disoccupazione, nonché ai disoccupati del Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) e ai cosiddetti working poor.
Si può avviare l’attività sotto forma di ditta individuale o di società; in questo ultimo caso tutti i soci che presentano la domanda devono rispettare il requisito anagrafico (non è possibile avere un socio di 40 anni, anche se detiene una quota di minoranza); la regola si applica a tutti i componenti della compagine sociale che richiedono l’agevolazione.
Cosa si può fare
È possibile avviare nuove iniziative di autoimpiego in tutti i settori economici, ad eccezione del comparto agricolo, della pesca e dell’acquacoltura.
Le agevolazioni
Sono previste le seguenti agevolazioni: contributo del 70% a fondo perduto per programmi di investimento che hanno un importo compreso tra 120.000 euro e 200.000 euro.
Spese ammissibili
- Ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (nel limite massimo del 30% del programma di spesa)
- Macchinari, impianti e attrezzature nuove
- Programmi informatici e servizi ICT (es. licenze d’uso e sviluppo software, app, piattaforme digitali)
- immobilizzazioni immateriali (acquisizione di competenze per sviluppo di prodotti, servizi, processi ad alto contenuto tecnologico, progettazione e sviluppo di portali web a scopo promozionale e del visual o digital brand, alla ideazione e realizzazione di marchi e denominazioni)
- Spese di gestione: Fino a un massimo del 20% del programma di spesa, (es. per materie prime, utenze, canoni di locazione e leasing).
Non sono ammesse le spese per la progettazione, la promozione, le consulenze e il personale dipendente
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