Assetti adeguati: la bussola per navigare la complessità d’impresa e proteggere il futuro
- 3 Giugno 2025
- Posted by: Network Resolution
- Categoria: News

Quando si parla di “adeguati assetti organizzativi”, spesso si pensa a un adempimento formale, magari un po’ distante dalla quotidianità della gestione aziendale. Eppure, la realtà che emerge dal nuovo quadro normativo – e che la giurisprudenza sta progressivamente confermando – è ben diversa: oggi, dotarsi di assetti realmente efficaci non è solo una questione di compliance, ma rappresenta un vero e proprio strumento di tutela e di governo consapevole dell’impresa.
L’art. 2086 c.c., come riformato, non lascia spazio a dubbi: l’imprenditore che opera in forma societaria ha il dovere di istituire assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati, capaci di rilevare tempestivamente segnali di crisi e di attivare le risposte più idonee. Non si tratta di un obbligo astratto, ma di un presidio concreto per la continuità aziendale e la salvaguardia degli interessi di tutti i soggetti coinvolti, a partire dai creditori.
Certo, la discrezionalità degli amministratori – la cosiddetta business judgment rule – rimane un principio cardine: le scelte gestionali non sono sindacabili nel merito, purché siano frutto di valutazioni ragionevoli, proporzionate e ben documentate. Ma proprio qui si gioca la partita: la mancanza di assetti, o la loro inadeguatezza, non trova più giustificazioni. La responsabilità non riguarda solo l’aver “fatto la scelta sbagliata”, ma anche – e soprattutto – l’aver trascurato di dotarsi degli strumenti necessari per capire quando e come intervenire.
E il ruolo dei revisori? Qui la discrezionalità si riduce ulteriormente: la vigilanza sull’adeguatezza degli assetti e la tempestiva segnalazione di eventuali carenze sono obblighi precisi, la cui omissione può comportare conseguenze rilevanti, anche sul piano disciplinare.
In definitiva, investire oggi in assetti adeguati non significa solo “mettersi in regola”, ma scegliere di dotare l’impresa di una bussola affidabile per orientarsi tra le incertezze del mercato e le complessità della normativa. Un investimento che può fare la differenza tra subire la crisi e saperla gestire, tra rischiare contenziosi e costruire basi solide per il futuro. Forse non esiste una ricetta unica, ma la direzione è chiara: assetti adeguati, monitoraggio costante e scelte consapevoli sono oggi il vero patrimonio di chi vuole guidare l’impresa con responsabilità e lungimiranza.