Novità sulla composizione negoziata
- 23 Maggio 2025
- Posted by: Network Resolution
- Categoria: News

Negli ultimi mesi, la disciplina della composizione negoziata della crisi d’impresa ha subito importanti aggiornamenti, con l’obiettivo di rendere questo strumento ancora più efficace e accessibile per le imprese in difficoltà. Le novità principali riguardano sia gli aspetti procedurali che quelli sostanziali, con una particolare attenzione alla trasparenza, alla collaborazione tra le parti e alla tutela della continuità aziendale.
La composizione negoziata si conferma come uno strumento che può essere attivato prima di qualsiasi altro percorso di regolazione della crisi, ad eccezione della liquidazione giudiziale e controllata. Il ruolo dell’esperto, figura terza e indipendente iscritta in un apposito elenco, viene rafforzato: ora è previsto che tenga aggiornato il proprio curriculum con l’esito delle procedure seguite, a garanzia di maggiore trasparenza e professionalità.
Un aspetto centrale delle nuove regole riguarda la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti: imprenditore, creditori e altri interessati sono chiamati a comportarsi secondo buona fede e correttezza, condividendo le informazioni in modo riservato e collaborando lealmente durante le trattative. Le banche e gli intermediari finanziari, in particolare, sono ora obbligati a partecipare attivamente e in modo informato.
Per quanto riguarda la durata della procedura, l’incarico dell’esperto può arrivare fino a 180 giorni, con la possibilità di proroga fino a un massimo di 360 giorni in casi specifici. L’imprenditore può richiedere misure protettive anche solo verso determinati creditori o categorie di creditori, ma i diritti dei lavoratori restano sempre esclusi da queste misure.
Un’altra novità importante riguarda i contratti pendenti: i creditori non possono rifiutare l’adempimento, risolvere o modificare i contratti in danno dell’imprenditore solo per il mancato pagamento di crediti anteriori all’avvio della procedura. Questo serve a garantire la continuità aziendale durante le trattative.
Sul fronte fiscale, viene introdotta la possibilità di accordi transattivi con le agenzie fiscali e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che possono prevedere il pagamento parziale o dilazionato dei debiti tributari, purché sia attestata la convenienza rispetto alla liquidazione giudiziale. In caso di comprovata e grave difficoltà, la rateazione dei debiti tributari può arrivare fino a 120 rate.
Per quanto riguarda il compenso dell’esperto, sono stati introdotti criteri più dettagliati e la possibilità di riduzione in caso di mancata collaborazione da parte dell’imprenditore. Sono inoltre previsti chiarimenti sulle procedure semplificate per le imprese di dimensioni minori e sulle modalità di conclusione delle trattative.
Infine, le cessioni di beni effettuate nell’ambito della composizione negoziata non sono più soggette ad alcune limitazioni precedenti, ampliando così le possibilità operative per le imprese che scelgono questo percorso.
In sintesi, le recenti modifiche puntano a rendere la composizione negoziata uno strumento più flessibile, trasparente e orientato alla salvaguardia dell’attività d’impresa, con regole più chiare e una maggiore tutela per tutte le parti coinvolte.
Per ulteriori approfondimenti:
https://www.unioncamere.gov.it/crisi-di-impresa/osservatorio-crisi-dimpresa